LA SEZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO

LA SEZIONE DEL MODELLO GEOLOGICO

di patrizia dalu

Il punto di partenza per l’elaborazione della sezione di un modello geologico, e di un modello geologico in generale, è la definizione del volume significativo relativo ad una specifica opera/intervento, ovvero la delimitazione della sua estensione areale ed in profondità.
Il modello geologico contiene quattro elementi ben distinti: una carta, una sezione, una stratigrafia e la descrizione delle unità litologiche presenti. La sezione, in particolare, è l’elemento che rappresenta l’andamento in profondità delle unità litologiche presenti entro il volume significativo.

Il modello geologico di un volume significativo e i suoi componenti
Il modello geologico di un volume significativo e i suoi componenti: carta, stratigrafia, sezione e descrizione.

Per poter rappresentare il volume significativo di un’opera e/o di un’intervento la sezione deve poter rappresentare le unità litologiche presenti al suo interno e quindi rilevate in corrispondenza (o in prossimità) dell’opera oggetto della progettazione: questo significa che il punto di partenza nella costruzione della sezione del modello geologico è la proiezione delle stratigrafie derivanti dall’esplorazione diretta del sottosuolo entro il volume significativo (stratigrafie di sondaggio e/o stratigrafie di pozzetto e/o stratigrafie di penetrometriche, e così via).

L’elaborazione parte dalla carta geologica

Generalmente le sezioni geologiche sono elaborate a partire dalla carta geologica a cui si riferiscono scegliendo la traccia più idonea a rappresentare l’andamento in profondità delle unità litostratigrafiche presenti in carta. Nel caso della sezione del modello geologico, la traccia è scelta a partire dall’opera/intervento e dall’ubicazione delle stratigrafie da rilevamento: la traccia ideale è quella che contiene entrambi (e/o che ne consenta la proiezione senza troppe variazioni), perché questo permette di rappresentare l’andamento in profondità delle unità litologiche effettivamente presenti entro il volume significativo.

Le stratigrafie derivanti dall’esplorazione diretta del sottosuolo forniscono i dati e le informazioni puntuali, indispensabili per la classificazione delle unità litologiche presenti e che consentono di definirne la composizione, lo spessore, le informazioni relative alla successione stratigrafica, le informazioni relative ai rapporti stratigrafici tra le varie unità e che danno indicazioni sul contenuto o meno di acqua entro il volume significativo e sul suo rapporto con le unità presenti.
Una volta proiettate le stratigrafie rilevate, i passaggi successivi sono la proiezione lungo la traccia della sezione delle informazioni stratigrafiche estrapolate dalla carta del modello geologico e la correlazione di tutte le informazioni disponibili.

Stratigrafia e sezione del modello geologico
Proiezione della stratigrafia del modello geologico sulla sezione del modello geologico.

 

Differenza tra una sezione geologica e una sezione del modello geologico

Apparentemente non esiste una grossa differenza tra una sezione geologica e una sezione del modello geologico, tuttavia, per capire la differenza è sufficiente pensare a un’area pianeggiante ubicata in corrispondenza di una piana fluviale.
Dal rilevamento geologico di superficie, in questi casi, emerge la sola presenza di depositi alluvionali recenti e, di conseguenza, nella carta del modello geologico sarà rappresentata una sola unità litologica, ovvero quella che corrisponde al deposito più recente.
Dal rilevamento tecnico, in particolare dalle stratigrafie di sondaggio, emerge una successione stratigrafica articolata, costituita da un’alternanza di depositi di natura completamente diversa. Di conseguenza, nella sezione del modello geologico, oltre all’unità individuata con il rilevamento di superficie, saranno rappresentate oltre all’unità superficiale riconosciuta con il rilevamento di superficie anche le altre unità profonde presenti.

Questo esempio mi aiuta anche a mostrarti quella che è la difficoltà principale che trovo nell’elaborazione della sezione del modello geologico, ossia l’interpolazione delle varie informazioni stratigrafiche. A volte le stratigrafie rilevate evidenziano situazioni complesse, come per esempio la presenza di eteropie di facies, e non sempre la correlazione tra loro è semplice ed immediata, anche perché poi questi vanno correlati con le informazioni stratigrafiche di superficie.
Le difficoltà dell’elaborazione, quindi, sono in parte legate alla complessità intrinseca dei materiali presenti, e in parte alla quantità e bontà dei dati di cui si dispone: spesso e volentieri, infatti, per diversi motivi, i dati di partenza per l’elaborazione di un modello geologico non sempre sono sufficienti a fornire un quadro completo e sufficiente a elaborare un modello.

Costruire una sezione del modello geologico non è semplice

Costruire una sezione del modello geologico non è semplice, specialmente in situazioni geologicamente complesse, ma pensare alla finalità della sezione e alle modalità in cui l’opera e/o l’intervento interagisce con il sottosuolo aiuta nell’interpolazione dei dati e nell’identificare quali siano rilevanti ai fini dell’interpolazione e quali no.