Sottofondo Stradale


Il sottofondo stradale è lo strato su cui poggia la sovrastruttura stradale ed è generalmente rappresentato da terreno in sito o, nel caso di strade in trincea, dal terreno presente a fondo scavo oppure, nel caso di strade su rilevato, dalla parte superiore del rilevato.
Il sottofondo è uno degli strati che compongono la sovrastruttura stradale: è lo strato alla base e svolge un ruolo fondamentale ha, infatti, la funzione di assorbire e dissipare i carichi trasmessi dalla sovrastruttura al terreno e deve quindi di garantire un’elevata capacità portante durante la vita nominale della struttura oltreché una buona permeabilità e una buona resistenza ai fenomeni di degrado legati alle condizioni ambientali.

La classificazione di riferimento per i sottofondi stradali composti da terre è la UNI 11531-1:2014 (che sostituisce la CNR-UNI 10006:2002) che stabilisce i criteri per l’identificazione e la classificazione sia del terreno in situ sia delle terre movimentare e ridepositate finalizzata alla scelta di un materiale idoneo per la realizzazione di un’opera utilizzata per il trasporto quali strade, ferrovie, aeroporti, parcheggi, piazzali e simili.
In relazione alla norma, con il termine terra viene indicato un materiale incoerente sciolto, un materiale semicoerente facilmente separabile in frammenti se sottoposto a un’azione meccanica o a un contatto con l’acqua più o meno prolungato. Si tratta di materiali naturali in situ, derivanti da scavi, provenienti da cave oppure ottenuti per miscelazione generalmente di terra con terra o di terra con aggregati naturali.

Nella UNI 11531-1:2014 le terre sono raggruppate in otto gruppi principali, da A1 a A8, classificati in terre ghiaio-sabbiose (gruppi A1, A2 e A3), terre limo-argillose (gruppi A4, A5, A6 e A7) e torbe e terre organiche e palustri (gruppo A8). Per ogni gruppo e sottogruppo sono indicate i materiali caratteristici che li costituiscono, le qualità portanti se utilizzati come sottofondo, la sensibilità all’azione del gelo e al fenomeno del ritiro e rigonfiamento e il grado di permeabilità.

Classificazione dei terreni come sottofondo stradale e simili.
Classificazione UNI 11531-1:2014 (che sostituisce la CNR-UNI 10006:2002).
È la classificazione di riferimento per i sottofondi stradali composti da terre e stabilisce i criteri per l’identificazione e la classificazione sia del terreno in situ sia delle terre movimentare e ridepositate finalizzata alla scelta di un materiale idoneo per la realizzazione di un’opera utilizzata per il trasporto quali strade, ferrovie, aeroporti, parcheggi, piazzali e simili.

 — Le terre dei gruppi A1 e A3 sono terre a grana grossa ovvero ghiaie e sabbie con una permeabilità elevata e una buona capacità portante e sono dei materiali ottimi per essere utilizzati sia per il sottofondo sia per sovrastruttura (ad esempio come misto granulato per la fondazione).

 — Le terre del gruppo A2 sono costituite da terre a grana mista ovvero ghiaie e sabbie limose o argillose. Sono materiali a grana grossa ma con un contenuto di fine tale da renderle comunque poco sensibili all’azione dell’acqua. Sono dei materiali che in generale hanno delle buone qualità portanti ma, mentre i sottogruppi A2-4 e A2-5 sono insensibili all’azione dell’acqua e del gelo e sono facilmente costipabili, i sottogruppi A2-6 e A2-7 sono più sensibili all’azione del gelo e sono un po’ più difficoltosi da compattare.
I primi sono utilizzati come sottofondo previo livellamento e compattazione del piano d’appoggio mentre, i secondi sono utilizzati come sottofondo a condizione che la sovrastruttura sia sufficientemente spessa da proteggerlo dall’azione del gelo.

 — Le terre dei gruppi A4, A5, A6 e A7 sono terre a grana fine (terre limo – argillose) con una permeabilità da bassa a nulla. La capacità portante è mediocre/scadente e sono dei materiali sensibili all’azione del gelo e soggetti a fenomeni di ritiro e rigonfiamento. Essendo sensibili all’acqua si possono utilizzare solo se protetti sia superiormente (ad esempio con uno strato accessorio antigelo) sia inferiormente (ad esempio con uno strato accessorio anticapillare) tuttavia possono avere un contenuto di acqua naturale tale da impedirne l’utilizzo anche se stabilizzati. In questi casi si procede alla bonifica e si sostituiscono con materiali appartenente ai gruppi A1 o A3.

Per Approfondire

Tags: soil
« Torna al glossario