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LA RELAZIONE GEOLOGICA

RIFLESSIONI SULLA RELAZIONE GEOLOGICA

di patrizia dalu

Le riflessioni a seguire sono in realtà una serie di principi-base che hanno guidato i miei tentativi nel trovare uno schema di relazione geologica flessibile: mi piaceva l’idea di poter seguire un indice di relazione geologica con dei capitoli fissi all’interno dei quali poter inserire i diversi contenuti specifici solo se e quando necessari.

La relazione geologica è l’elaborato progettuale che identifica la professione del geologo.

La relazione geologica è una relazione specialistica di esclusiva competenza del geologo: rappresenta il suo biglietto da visita! Ogni geologo, quindi, indipendentemente dalla sua specializzazione, deve essere in grado di scriverla!

Ogni relazione geologica è un elaborato a se stante.

Non esistono due relazioni geologiche uguali perché i contenuti sono estremamente variabili: cambiano in base al tipo di opera e/o d’intervento, all’estensione del volume significativo, alle caratteristiche del sito di progetto, al modo in cui l’opera/intervento interagisce con il sito di progetto, al livello di progettazione, in base alla disponibilità o meno di dati, informazioni e così via. I contenuti di una relazione geologica sono quindi fortemente condizionati da una serie di fattori e, di conseguenza ogni progetto ha la sua relazione geologica.

Ogni relazione geologica è opera-specifica.

Ogni progetto ha la sua relazione geologica e il punto di partenza per la sua stesura è sempre l’opera e/o l’intervento: gli inquadramenti tematici e il modello geologico in essa contenuti sono elaborati in funzione delle caratteristiche dell’opera e/o dell’intervento in oggetto. In uno stesso sito di progetto, per esempio, possono essere ubicate due opere differenti: le relazioni geologiche relative a queste, sebbene riferite a uno stesso sito di progetto, avranno dei contenuti differenti, perché le opere/interventi delimitano volumi significativi diversi e interagiscono col sito in modo diverso.

Ogni relazione geologica è sito-specifica.

Le peculiarità del sito di progetto sono descritte e analizzate negli inquadramenti tematici e nel modello geologico: perché ogni sito di progetto ha delle caratteristiche che possono variare localmente anche in maniera significativa, variando così le modalità d’interazione dell’opera e/o dell’intervento con il sito di progetto.

Ogni relazione geologica è un elaborato a se stante e scriverne una non è facile. La sua stesura dipende da una serie di variabili, e le difficoltà che si possono presentare sono diverse: alle difficoltà nel definire i caratteri del sito di progetto e le modalità con cui questo interagisce con l’opera/intervento si aggiungono un’altra serie di difficoltà, come per esempio la carenza di dati e/o informazioni, la loro affidabilità, la disponibilità economica, le tempistiche, le logistiche progettuali e così via. La relazione geologica dovrebbe essere quindi un elaborato flessibile in grado di adattarsi a diversi progetti e in grado di far fronte a queste difficoltà.

Per trovare uno schema di relazione geologica flessibile ho iniziato a tenere sempre a portata di mano una bozza-indice di relazione che modificavo costantemente: pensando ai principi di base e ragionando sui contenuti, eliminavo e aggiungevo capitoli finché non è nata la monografia sulla relazione geologica.

L’indice della monografia (E-Book) rispecchia l’indice di una relazione geologica costituita da dei capitoli fissi all’interno dei quali ognuno può inserire i contenuti trattandoli nel modo che ritiene può opportuno rispetto all’oggetto della relazione. La struttura base della relazione geologica quindi è sempre la stessa ed è costituita dai seguenti elementi:

  • una premessa, che contiene anche la premessa alla relazione e l’inquadramento cartografico del sito di progetto;
  • i riferimenti normativi, che contengono l’elenco delle norme vigenti di riferimento e l’analisi dei vincoli sussistenti nel sito di progetto;
  • un inquadramento geologico, che contiene l’analisi dell’assetto geologico del sito di progetto;
  • un inquadramento geomorfologico, che contiene l’analisi dell’assetto geomorfologico del sito di progetto;
  • un inquadramento idrogeologico, che contiene l’analisi dell’assetto idrogeologico del sito di progetto;
  • il modello geologico, che contiene la modellazione geologica del sito di progetto;
  • le conclusioni, la bibliografia e gli allegati alla relazione.

I pilastri della relazione geologica

I pilastri della relazione geologica sono i capitoli dedicati agli inquadramenti tematici e al modello geologico. Degli inquadramenti tematici, quello geologico, geomorfologico e idrogeologico sono sempre presenti, inoltre, ad essi si possono aggiungere ulteriori inquadramenti tematici a seconda delle esigenze e delle peculiarità del sito di progetto: lo sviluppo di ogni inquadramento dipende dal grado di approfondimento richiesto, dai suoi rapporti con l’opera e/o l’intervento, dalla disponibilità e qualità dei dati e così via. Il capitolo dedicato al modello geologico racchiude le informazioni necessarie alla valutazione dell’interazione del sito di progetto con l’opera e/o l’intervento entro il volume significativo. Ogni relazione geologica è un elaborato a se stante e scriverne una non è facile però mi sono resa conto che avere uno schema-indice di riferimento mi aiuta a scriverle: mi aiuta a organizzare le informazioni di cui dispongo dandomi il filo logico da seguire nella stesura.


– 2017. Consiglio Nazionale dei Geologi. Raccomandazioni per la redazione della “relazione geologica” ai sensi delle norme tecniche sulle costruzioni. Collana di studi e ricerche.

– 2012. Linee guida NTC08: Quaderni di approfondimento. Commissione Interregionale Ordine dei Geologi.

– 2010. Consiglio Nazionale dei Geologi. Relazione geologica – Standard metodologici e di lavoro.